Dove sei Signore?

In un momento di difficoltà, tra le lacrime dello sconforto e della disperazione, ho gridato: «Dove sei Signore? Perché non vieni a prenderti cura di questa situazione per me così pesante? Nelle testimonianze di tante persone ho sempre sentito raccontare che, al loro grido di aiuto, Tu ti sei fatto vivo dando loro una risposta! Perché non ti fai vivo anche con me? Mi sento sola e abbandonata! Come loro anch’io grido a te, Signore, e invoco il tuo aiuto e la tua presenza!»

E il Signore, che non delude mai, mi ha risposto… con un messaggio su WhatsApp! La responsabile della preghiera per i malati mi scriveva: «Ciao bella, come stai? Perché non ti vedo più agli incontri di preghiera? Spero che tu stia bene. Un abbraccio forte. Patrizia». Era la mano di Dio che mi raggiungeva e cercava di prendere la mia.

A mia mamma, che vive in Puglia, era stata diagnosticata la malattia di Alzheimer, e di giorno in giorno peggiorava. Mio fratello più giovane era partito per una missione militare in Iraq mentre l’altro mio fratello, l’unico che vive vicino a lei, invece di aiutarmi e sostenermi nelle scelte necessarie per il bene della nostra mamma, mi metteva in difficoltà. Mi sentivo sola e disperata, con un grande peso sulle spalle. Già qualche tempo prima, un’amica mi aveva detto: «Sai, vero, che se hai bisogno puoi chiedere aiuto al gruppo di preghiera di intercessione!» E io ho pensato: «Ma figurati, non sono mica ammalata! C’è tanta gente più bisognosa di me, non posso disturbare per queste mie difficoltà». Pensavo di farcela da sola e di trovare dentro di me la forza di andare avanti, ma non è stato così e il messaggio di Patrizia è stato la chiamata del Signore e il Suo amorevole invito a non camminare da sola.

Attraverso numerosi incontri di preghiera, con pazienza, ascolto e tanto affetto, Patrizia, Maria e Annamaria mi hanno accompagnato, e continuano a farlo, pregando il Signore per me e per la mia mamma.

Il nostro Dio non mi ha donato solo la forza di affrontare questa situazione, ma si è preso cura anche della relazione con mia mamma, in passato non sempre facile, facendo in modo che io potessi occuparmi di lei con amore e libertà, senza rancori. Mi ha donato il perdono: ho perdonato me stessa per le mie mancanze verso mia madre e ho perdonato mia madre per tutte le volte che non mi sono sentita amata come avrei voluto.

«Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. Il tuo amore è per sempre e meravigliose sono le tue opere!» (Sal 138,3-8)

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