Via Pacis esperienza di fratelli

Se penso al mio cammino in Via Pacis e al percorso di Alleanza, mi viene subito alla mente la parola “fratelli”.

Via Pacis è per me esperienza di fratelli, di condivisione concreta di un carisma – il carisma della pace – e di un obiettivo – essere ambasciatori di riconciliazione.

Guardando indietro, ricordo che sono arrivata in Via Pacis piena di paure, e subito mi ha colpito la gioia di una sorella, il suo sorriso. Comprendo di aver ricevuto luce dalla fedeltà agli incontri, dalla preghiera comunitaria, ma anche dalla condivisione con i fratelli: condivisione di cose belle e di fatiche, come dell’esperienza che quando ti dicono: Guarda che ti ricordo… questo è vero.

Un altro aspetto importante del mio cammino è l’esperienza della grandezza dell’accompagnamento.

Per me essere accompagnata è essere aiutata a “vedere” cosa devo sistemare, perché sono io che devo cambiare, e quali azioni concrete sono da mettere in campo per vivere le relazioni riconciliate.

Ricordo due momenti di particolare fatica nelle relazioni. L’accompagnatore mi invitava a vivere il silenzio, a guardare al bello della persona che mi aveva ferito, a lodarla apertamente, a tenere il cuore aperto.  Ricordo che ogni tanto venivo presa da una “tempesta emotiva”, in cui affiorava con intensità il ricordo del male ricevuto.  Coltivare questi pensieri mi toglieva la pace del cuore. In questi momenti mi aiutava ricordare i consigli che avevo ricevuto e pensavo: Avanti, in fiducia e cercavo di metterli in pratica.

Nel tempo, le “tempeste” si sono sempre più diradate, per far posto alla pace, e ad una relazione migliore.

Ringrazio il Signore di avermi chiamata in Via Pacis e per l’esperienza che sto facendo. È bello essere fratelli e aiutarsi nel camminare insieme.

 

Dalla Rivista Sulla Via della Pace n° 66, articolo di Elvira Romani
Rubrica Testimonianze

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