Un amore che non si schioda – Via Pacis in Africa

Dal 18 al 29 agosto 2023, il Presidente Ruggero Zanon e la Responsabile di Area dei Paesi anglofoni, Nadia Armellini, si sono recati in Uganda e Kenya per una visita alle comunità Via Pacis di Kampala e Nairobi e ai vari progetti di solidarietà attivi.

Sono stati giorni intensi per le comunità Via Pacis Africa assieme al Presidente, costellati di incontri con autorità religiose e diverse realtà dove portare aiuto. Ci sono stati momenti di preghiera comunitaria e seminari di pacificazione interiore molto partecipati: uno a Kampala, a cui hanno partecipato circa 200 persone, e il secondo a Nairobi con i detenuti della prigione Kamiti, istituto di pena di media sicurezza, con 90 partecipanti.

Una visita ricca di momenti gioia, come per l’accoglienza dei nuovi membri di Alleanza Via Pacis e per la possibilità di tenere un Seminario in preparazione al Battesimo nello Spirito Santo, e momenti di incontro con la povertà più assoluta in due baraccopoli (slum), dove tante famiglie vivono situazioni davvero drammatiche sotto vari punti di vista: sanitario, economico, ambientale…

un incontro che scuote e interroga.

Racconta Ruggero:

Una donna riversa sul pavimento di una baracca. È immobile. Non ha la forza di parlare e nemmeno di guardarci. Il tumore da due anni le sta divorando il corpo. L’odore della carne imputridita è quasi insopportabile. Accanto a lei la figlia adolescente, che si prende cura di lei e cerca di sopravvivere.

Lo slum di Katwe è un inferno, che grida vendetta al cospetto di Dio.

Preghiamo con loro, ma non mi esce nemmeno una parola. Solo sgomento, disperazione e rabbia: Perché, Signore? E un senso di impotenza che ti pervade, ti prostra, lasciandoti in balìa del nulla.

Vorrei almeno dare loro una parola di conforto, ma mi sento ipocrita. Qualsiasi cosa sarebbe inadeguata. E con lo sguardo basso, continuo a chiedermi: perché tutto questo male?

Solo dopo capisco il mio disagio: in quel male ho rivisto tutti i miei rifiuti, tutti i miei “no”; ho rivisto il mio peccato, il mio ripiegamento su me stesso.

Solo ora capisco che l’unica cosa che avrei potuto fare era inginocchiarmi e chiedere perdono.

La sera in cappella sono solo, davanti al crocifisso. Perché, Gesù, tutto questo male? Perché non fai nulla? Dove sei, Signore? 

Ma una certezza si fa strada nel mio risentimento: finché ci sarà anche una sola persona al mondo nella sofferenza, Tu, Gesù, non scenderai da quella croce, Tu rimarrai lì, inchiodato, a soffrire con lei.

 

Leggi anche “Le tenebre non sono oscure” per una testimonianza del presidente Ruggero sulla visita in Kenya.

 

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