Quaresima: Ritornate a me con tutto il cuore

Siamo in Quaresima. Come si può descrivere questo tempo, iniziato in quel giorno speciale che chiamiamo ‘mercoledì delle Ceneri’? Immaginiamoci una porta, una normale porta di casa. Non è chiusa a chiave, basta spingerla per aprirla. Ma sul battente c’è una scritta: SEI PROPRIO SICURO DI VOLER ENTRARE? Si, perché entrare soltanto per ammirare gli oggetti rari e i bei quadri appesi alle pareti potrebbe essere nocivo: come un dono rifiutato, o semplicemente un’occasione sprecata, che potrebbe non ripresentarsi.

Chi entra deve sapere che gli sarà chiesto di abbandonare le mezze misure. È una questione di cuore: «Ritornate a me con tutto il cuore» dice Dio attraverso il profeta Gioele. E chi vorrebbe, ma non sa da dove cominciare, si sente dire: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene». Comprendete che c’è da fare ordine e pulizia nel vostro cuore, perché è di lì (insegna Gesù) che esce ogni malvagità capace di rovinare tutto e tutti (Cf. Mc 7,14).

Ma è anche questione di occhi: «state attenti!» (dice ancora Gesù nel Vangelo di Marco), attenti a non mettere il piede in fallo. Cercate allora di mettere i vostri piedi sopra le mie orme. Seguitemi!

Ed è questione di mani, di fare: quando fate qualcosa di buono – l’elemosina, la preghiera, il digiuno – fatelo bene, anche se costa fatica. Anche Papa Francesco dice: «Non credo a una carità che non costa nulla».

La Quaresima è il momento favorevole per chiunque: «Ecco, ora è il momento favorevole; ecco, ora è il giorno della salvezza!» (2Cor 6,2).

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