A chi appartengo?

Quante volte, quando ero giovane, ho pensato: Non vedo l’ora di avere 18 anni! Sarò libera di fare ciò che voglio. Finalmente, libera di decidere della mia vita, senza ingerenze.

Ma libera di fare cosa?

Di rientrare più tardi la sera, di vestirmi come voglio, senza dover rendere conto a nessuno?

Il motto diventa: “Va’ dove ti porta il cuore”, cioè, traduci in vita ciò che il cuore grida in te, vivi i tuoi sentimenti; in poche parole, fai ciò che vuoi, senza dover rendere conto a nessuno.

Ma sarà questa la direzione giusta? Siamo sicuri che il cuore andrà nel verso giusto e la vita si realizzerà al meglio? Nella vita possiamo davvero non dipendere da nessuno e cavarcela da soli? È questa la libertà? Oppure senza accorgercene diventiamo schiavi di noi stessi, delle nostre voglie, dei nostri desideri, delle nostre passioni?

L’uomo è schiavo di ciò che lo domina”, scrive l’apostolo Pietro (cfr 2Pt 2,19b).

E nella mia vita cosa domina? Cosa ho messo sull’altare del mio cuore? C’è qualcosa di cui non posso fare a meno?

Se ci fermassimo qualche minuto a pensare, chissà quante sorprese! Forse sono un patito della forma fisica o, al contrario, “fumo come un turco”, o non mi stacco mai dal cellulare… Quante cose legano la nostra vita!

Ad essere sinceri, che ci piaccia o no, non siamo liberi; o, perlomeno, siamo meno liberi di quanto pensiamo. La famiglia in cui siamo nati, l’ambiente in cui viviamo, la moda del momento, il martellare dei social… quanti condizionamenti condizionano la nostra quotidianità!

Forse quel pensiero dei 18 anni – “Faccio quello che voglio…” – non è poi così vero.

Non nasciamo liberi, ma nasciamo liberi di poter diventare persone un po’ più libere; un po’ alla volta, con pazienza, perseveranza, buona volontà, una buona dose di fatica e idee chiare, ci ha detto una volta Eliana Aloisi, la nostra fondatrice.

Per diventare liberi dobbiamo scegliere la libertà: quale libertà? 

La libertà di appartenere, di appartenere a qualcuno, di non stare soli, perché – ne abbiamo fatto esperienza durante la pandemia – la solitudine non è una bella compagna di vita. È illusoria la sua voce quando ti dice che puoi bastare a te stessa, che non devi appartenere a nessuno, che ti sei fatta da sola. Prima ti fa credere che, se tutto gira intorno a te, sarai felice; poi, ti abbandona nel più miserevole isolamento.

E allora mi chiedo: io, a chi voglio appartenere?

 

Lucia Romani
Rubrica Check point,
dal Blog Storie, incontri, parole sulla Via della Pace

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