Lettera d’aiuto

Cari gentili sconosciuti,

vi scrivo dalle Filippine, dal villaggio di Magbay. Vi scrivo perché ho bisogno d’aiuto per il futuro di mio figlio. Io e mio marito abbiamo quattro figli. Mio marito è agricoltore e lavorava nei boschi dove vivevamo tutti insieme nella nostra capanna. Non era sempre tutto facile, ma c’era lavoro e riuscivamo a tirare avanti. Recentemente le cose si sono complicate: i ribelli hanno cominciato ad attaccare i villaggi e ad usare la violenza sulle persone che incrociavano. Vivevamo nel terrore che potesse succedere qualcosa ai bambini, che la nostra capanna bruciasse, che si incendiasse il bosco. Per ogni ritardo o rumore troppo forte il mio cuore si fermava e vivere nel bosco stava diventando un inferno. Io e mio marito abbiamo deciso di trasferirci per noi stessi, e soprattutto per i nostri bambini. Non è stato facile. Non è stato facile il viaggio e non è stato facile ricominciare. Ma andava fatto per il bene di tutti noi. Alcuni conoscenti ci hanno permesso di costruire una capanna sul loro territorio e così abbiamo cominciato a ricostruirci una vita. Nel villaggio ho scoperto che alcuni bambini ricevono un aiuto a distanza per poter studiare in una scuola sicura. Per imparare a leggere e scrivere. Per imparare un mestiere che li tenga un po’ più al sicuro. Allora vi chiedo aiuto per i miei figli, in particolare per C. che deve cominciare la scuola. Vi chiedo aiuto perché vorrei dare il meglio ai miei bambini, ma da sola non ci riesco e allora chiedo a voi. Aiutatemi. Dio vi benedica.

X.

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