C’è un linguaggio che non conosce confini, barriere o differenze: la musica. Nel settore musicale dell’Associazione Via Pacis, la Music Worship School MWS (Scuola di preghiera in musica) usa questo linguaggio come strumento di pace, fraternità e riconciliazione.

Attraverso concerti, eventi di evangelizzazione e di solidarietà, e momenti di preghiera condivisa, musicisti, coristi e tecnici offrono il loro talento e passione per far risuonare un messaggio di speranza. Dal suono di una chitarra al canto di un coro, ogni nota racconta un desiderio profondo: costruire ponti tra le persone, tra le culture, tra le fedi, consapevoli che spesso “dove le parole non arrivano, la musica parla” (Beethoven).

Nel tempo, queste iniziative hanno dato vita a legami veri, a collaborazioni sincere con comunità di diverse tradizioni cristiane e a un clima di accoglienza reciproca che scalda il cuore.

Ogni evento – che sia un concerto per la pace o una serata di adorazione e worship – è un invito a fermarsi, ascoltare e lasciarsi toccare.

“Tante le testimonianze ricevute e i ringraziamenti di persone che si sono sentite “toccate” nel profondo del cuore da una particolare canzone o da una melodia. Tutto questo ci conferma quanto il messaggio di pace trovi un canale potente attraverso la musica e ci spinge a proseguire con impegno su questa strada” racconta Danilo Bonometti, collaboratore della MWS.

E come ricorda Mariarita Cazzaniga, responsabile del progetto:

“Non posso cambiare le sorti delle guerre del mondo. Ma posso educare alla pace, sensibilizzare alla pace. E lo faccio con l’unico mezzo che conosco: la musica.”

In un tempo che spesso sembra freddo e distratto, lasciamo che la musica riaccenda il calore dentro di noi. Perché ogni voce, ogni suono, ogni battito può diventare un gesto di pace.