Il 2025 è anno giubilare. Che significato può avere per noi? Leggiamo nel capitolo 25 del Levitico queste parole che lo descrivono:
“proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. (…) la terra è mia, dice il Signore, e voi siete presso di me come forestieri e ospiti”.
Il libro biblico del Levitico, in ebraico, è detto Wajjikrà, che significa “chiamò”: è dunque una chiamata del nostro Dio, che vuole radunarci, convertirci e guidarci.
Il Giubileo, infatti, non è una tradizione religiosa, è una profezia. Non è una serie di riti e celebrazioni, è profezia viva, che vuole permeare la nostra vita e produrre il cambiamento voluto dal Signore.
Cerchiamo di scoprire la bellezza sempre nuova nelle parole antiche:
LIBERARE: Chi è scritto nel “libro contabile” che nascondiamo nel nostro cuore nella pagina “debitori”? Perché non vogliamo che venga tirata una riga sopra questa pagina, anzi, che venga strappata? Chi tratteniamo, non lasciamo andare libero con il condono di ogni vero o presunto debito?
Apriamo quindi il nostro cuore al perdono di fratelli e sorelle che ci hanno ferito o tradito, e a nostra volta, chiediamo perdono, perché anche noi abbiamo ferito e tradito. Facciamolo personalmente e insieme, come popolo, e con gesti veri, non solo a parole, che possono risultare false.
Fare ordine e LASCIARE RIPOSARE LA TERRA, cioè il nostro mondo (che nostro non è): è l’occasione di cambiare il modo consueto di guardare le cose e le persone. È l’occasione di metterle al posto giusto, nella casella con scritto “regali ricevuti”, perché sono un dono: godete per esse – dice il Signore – ma smettete di pensare che ne avete diritto e, soprattutto, che avete il diritto di “mieterli” perché vi siete guadagnati tutto da voi stessi (i beni, gli affetti, il passato, il presente e il futuro).
LA TERRA È MIA – dice il Signore – e voi siete forestieri e ospiti. Questa è la verità dei fatti, apriamo allora il nostro cuore alla lode e alla gratitudine. Quanto di bene e quanto di bello ci viene offerto ogni giorno!
di Tiziano Civettini