Caro Domenico, fra pochi giorni sarà l’anniversario della tua morte: 22 anni. Quasi quasi, gli stessi che abbiamo trascorso assieme. Il tempo passa e sbiadisce i ricordi, o si fissa su alcuni a scapito di altri. E temo di perderli. Temo l’oblio del tempo che ha il potere di arrugginire e dissolvere anche quelli più preziosi. Temo di dimenticare la tua voce.
Poi ecco: un libro. E dalle pagine sembri uscire vivo, senza la corruzione degli anni trascorsi. Ed emergono volti e fatti, noti e sconosciuti. E mi chiedo come è mai possibile che una ragazzina possa aver fatto questo miracolo di risurrezione, una ragazzina che conosco da sempre, ma che ora mi accorgo di non conoscere affatto, una ragazzina che non ti ha conosciuto quando eri in vita, ma che sembra conoscerti meglio di me. E mi chiedo: “Ma non è questa la figlia di Paolo e Teresa? E i suoi fratelli non sono tra noi?”
Rimango incollata a quelle pagine leggendo con ingordigia, tutto d’un fiato, con sempre maggior stupore, meraviglia e commozione.
E mi sembra che dal cuore esca un canto di ringraziamento per il dono che siamo gli uni per gli altri, di come realmente il dono di uno, se messo in circolo, diventa il dono di tutti, per la gioia di tanti e per la gloria di Dio.
Ciao Domenico, continua a vegliare su tutti noi e a rimanere con noi. A presto.
Eliana