Don Domenico, uomo libero

Il tempo ha la capacità di fare da setaccio e separare l’oro dall’impurità; ha la capacità di far emergere l’essenziale di una persona, di farne scoprire aspetti sempre nuovi, per ricordarli, per riportarli nel cuore. Nel centenario dalla sua nascita, abbiamo l’occasione speciale di riportare nel cuore la “profezia” che è stato don Domenico; profezia del suo sguardo lungimirante, profezia per quanto ha detto e ripetuto, profezia per come ha vissuto; profezia per quello che è stato il suo stile di vita.

Don Domenico era un uomo libero, a partire dalle tre grandi tentazioni (cfr Mt 4,1-11).

Era libero dal potere: l’ha dimostrato fin dall’inizio di Via Pacis, quando ci ha detto: Io voglio fare il prete, alla comunità ci pensate voi. Oggi più di allora capisco la portata di questo gesto.

Era libero dai risultati di quanto faceva nel suo impegno pastorale: non aveva l’ansia da prestazione; lasciava i risultati nelle mani di Dio.

Era libero dal denaro: la sua preoccupazione erano sempre i poveri e, per la sua esperienza, aveva un debole per chi voleva diventare sacerdote e non aveva i mezzi.

Era libero dal sesso: era un uomo puro, pulito, integro. I suoi occhi ne erano la testimonianza, perché davvero gli occhi sono lo specchio dell’anima.

Era libero da quello che avrebbero pensato gli altri, quando c’era di mezzo la volontà di Dio. Penso alla scelta di vivere con noi. Aveva 55 anni, era sacerdote, abituato ad una vita da single e veniva ad abitare con una coppia di sposi di 28 e 33 anni, cambiando modi di vivere e abitudini. Per 23 anni ha vissuto gomito a gomito con noi.

Era libero di chiedere scusa quando sbagliava, o di lasciare un bigliettino di affetto.

Era libero di vivere e morire per Dio: docile a quanto sentiva che Dio gli chiedeva e docile ad una Parola che gli era stata donata e che sentiva sua: Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me (cfr. Gal 2,19-20).

Era un uomo libero, ma non insensibile alla sofferenza morale, alle incomprensioni, ai tradimenti, alle calunnie. Anzi forse soffrendo di più per queste cose, era libero di poter usare tutti questi aspetti per crescere nel dono di sé.

In questa libertà don Domenico è stato un profeta che ha indicato la via di Dio ed è anche diventato strada per Dio.

 

di Eliana Aloisi

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