Ci sono momenti nella vita in cui si tocca il fondo, in cui le tenebre avvolgono ogni speranza e questo è quello che è successo a me… ma proprio in quel buio, quando pensavo che per me non ci fosse più via d’uscita, è lì che Dio mi ha teso la mano attraverso don Domenico.
Per me, lui è stato più che un sacerdote: è stato un padre, un uomo di Dio, che mi ha guardato con gli occhi di Gesù, che non ha visto solo i miei errori, ma un‘anima da risvegliare, una figlia da ricondurre alla vera libertà. Mi ha accompagnato con pazienza, con amore e con quella dolce fermezza, che solo lui sapeva donare.
Mi ha mostrato un’altra via, non con parole di condanna, o di giudizio (non mi sono mai sentita condannata, né giudicata da lui!), ma con parole di verità… e quella verità mi ha liberato, ha spezzato le catene che mi imprigionavano e mi ha permesso di tornare a vivere.
Soprattutto, don Domenico mi ha fatto sentire una figlia amata da Dio; ed è stato proprio quell’amore a cambiarmi.
Oggi, anche se don Domenico non è più con noi, la sua luce non si è spenta; vive nelle persone che ha aiutato, in chi ha guidato verso la risurrezione.
È stato un faro per chi si era smarrito, una voce che ridava vita a chi non riusciva più a sentire Dio.
È stato le braccia del Padre, che rialzano, che rivestono di dignità e restituiscono la bellezza perduta.
Ancora oggi, la sua voce, il suo sguardo, il suo esempio, continuano a parlarmi. Ed io sono qui, rinata grazie a lui, perché un giorno don Domenico ha saputo vedere oltre la mia storia e ha avuto il coraggio di camminare accanto a me nel momento più buio della mia vita.
Con profonda commozione, ti dico grazie, don Domenico.
Grazie perché mi hai strappato dalle tenebre e mi hai mostrato il volto buono del Padre.
Grazie perché sei stato l’incarnazione di una misericordia più grande, che non giudica, ma ama; una misericordia che non punisce, ma salva.
Patrizia