Tornare in famiglia

J. esce da scuola e cammina verso casa. Fa caldissimo. Oggi è una giornata strana, una di quelle in cui riflettere sulla tua vita. Anche quando è stata triste e piena di abbandoni. J. si è improvvisamente trovato solo. Il papà lo ha abbandonato da piccolo e non se ne sono più avute notizie.
J. Pensava che un abbandono fosse abbastanza. Poi si è svegliato una mattina senza la mamma. Dov’era finita?
Un cugino è venuto a prenderlo, lo ha preso con sé e gli ha spiegato che la mamma era ricercata. Gli ha spiegato che la polizia voleva la sua mamma e che per questo lei ha dovuto lasciarlo solo.
Perché la polizia ha dovuto togliergli l’unica persona che gli era rimasta? J. non lo sa. Sa soltanto che, come gli hanno detto, la sua mamma si è unita al gruppo ribelle NPA e forse non la rivedrà mai più. Gli dicono che ha avuto altri figli. E J. pensa che forse non le importava poi tanto di lui perché ha scelto di scappare via e farsi un’altra vita. Perché nessuno gli vuole bene? Perché le persone che dovevano prendersi cura di lui, la mamma ed il papà, lo hanno abbandonato così? J. non lo sa. Ancora adesso non lo sa.
Dopo che tutti lo hanno abbandonato ha incontrato una suora simpatica. Lo ha invitato in una casa bellissima. Le suore erano gentili con lui e tutte le volte che poteva J. tornava da loro. Un giorno gli hanno detto che qualcuno lo aveva adottato a distanza. Vuol dire che qualcuno di molto molto lontano gli avrebbe mandato dei soldi per studiare. J. sarebbe andato a scuola! In quel momento si era sentito un bambino fortunato, un bambino speciale. Anche se i suoi genitori avevano voluto abbandonarlo, qualcuno dall’Italia aveva voluto sceglierlo per regalargli la scuola! E così aveva cominciato a studiare.
E poi era ricomparso il papà. Voleva prenderlo con sé, recuperare il tempo perduto. Si era portato dietro scuse e spiegazioni e la proposta di portarlo a Romblon. Il papà diceva di avere un bel lavoro lì e che lo avrebbe mandato a scuola.
J. ci ha pensato tanto e poi ha deciso che il suo papà meritava una seconda chance. A lui l’avevano data le persone dall’Italia, adesso lui voleva darla al suo papà e sperava sarebbero tornati ad essere una famiglia.

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