Il Super Camp

Il Super Camp 2022 sono stati 5 giorni in cui 37 ragazzi, dalla prima superiore all’università, hanno voluto vivere in unione e fratellanza, aiutandosi gli uni con gli altri per essere l’uno l’aiuto dell’altro.

Sono stati giorni ricchi e abbiamo assistito a molte testimonianze: la prima parlava dell’amore verso noi stessi e di come possiamo capire i nostri pregi ed i nostri difetti. Per questo ci viene in aiuto l’amore degli altri: grazie alle persone che ci vogliono bene possiamo comprendere quali sono le nostre debolezze e i nostri punti di forza. In questo modo l’altro diventa per noi “specchio buono”.

Il secondo racconto di vita parlava di un ragazzo, distrutto perché la fidanzata lo aveva lasciato. Lui ci ha raccontato che una sera, dopo settimane tristi, capì che non poteva andare avanti in quel modo, uscì di casa e andò in chiesa, dove trovò un aiuto concreto di Dio: una persona che lo ha tirato fuori da questo vortice e lo ha trascinato in salvo. La cosa che stupisce è che il ragazzo si è fidato degli aiuti, anche se secondo lui erano folli, ha scelto di seguirli ed è stato ripagato. Da quel momento ha ricominciato a vivere, seguendo lo stile di vita che Dio ci ha donato tramite la Bibbia.

La terza testimonianza è stata su una relazione di coppia, dal fidanzamento fino al matrimonio. Da questo racconto abbiamo potuto scoprire che Dio prepara la nostra strada e sa già chi metterci accanto per la vita.

In questi giorni abbiamo anche fatto una riflessione sui testi della Bibbia: li abbiamo letti e successivamente ognuno raccontava agli altri cosa gli diceva quella determinata parola. Io ho scelto un brano dell’Apocalisse (22, 17): “Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita”, di cui mi ha molto colpito “gratuitamente”. Con questa parola Dio ci invita a vivere la nostra vita in pienezza e felicità in maniera gratuita, basta solo volerlo.

In questo fantastico campeggio non sono mancati né i giochi né la gita in montagna. Proprio in quest’ultima abbiamo ascoltato la testimonianza di un ragazzo appena tornato, da due settimane, da una missione nei campi Rom in Italia. Ci ha raccontato della povertà e della miseria in cui vivono questi “IGNOTI” senza casa e senza documenti, ravanando nella spazzatura per trovare pezzi di metallo da rivendere e guadagnare quel poco che serve per sopravvivere.

Questo Camp ci ha fatti crescere e conoscere sia noi stessi che l’Amore immenso che Dio ha per noi. Abbiamo capito che seguendo Lui possiamo vivere con felicità la nostra vita.

Sono stati 5 giorni per staccare dalla vita quotidiana e cercare delle risposte per la nostra vita. Una domanda che mi è rimasta più impressa e che ora mi faccio tutti i giorni è: «Sono felice?». È una domanda a cui non è facile rispondere e spesso ci vuole una vita intera per capirlo, ma credo che un 1% abbia risposto quel passo dell’Apocalisse in cui si dice che Dio sa già come possiamo vivere a pieno la nostra vita: basta solo decidere di fare come Lui ci dice. Per essere felici dobbiamo ogni giorno fare un passo verso la direzione che il Signore ci urla a gran voce e questa strada che ci prepara è GRATUITA.

 

Dalla Rivista Sulla Via della Pace n° 68, articolo di Samuele
Rubrica Testimonianze

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